Nicolò Porcelluzzi / Ivan Carozzi

L’eterno presente

 

Nicolò Porcelluzzi (autore per Internazionale, redattore della rivista Il Tascabile di Treccani, fondatore della newsletter Medusa) e Ivan Carozzi (scrittore, ex caporedattore di Linus, autore televisivo, autore di “Teneri violenti”, Einaudi Stile Libero, 2016 e “L’età della tigre”, Il Saggiatore, 2019) cureranno una sessione dedicata ai loro lavori radiofonici e podcast, parlando dell’uso del materiale sonoro nel giornalismo. L’intervento sarà basato sull’uso narrativo di documenti e reperti d’archivio, di tracce e residui sonori di eventi (politici, sociali) avvenuti nel passato.

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I due autori presenteranno dei frammenti dai loro lavori precedenti, progetti che presentano diversi punti di contatto. Nello specifico:
“La bomba in testa” e “Stragisti d’Italia”, entrambi di Nicolò Porcelluzzi per Storytel, sono due audiodocumentari che esplorano le cause e le conseguenze della strategia della tensione nell’Italia degli anni Settanta. Se il primo si concentra sul fenomeno della lotta armata, nella ricostruzione di una presunta psicologia brigatista, e negli aspetti più materiali della latitanza, il secondo ne costituisce l’antefatto: il racconto psicogeografico della gestazione della strage di Piazza Fontana, che per molti resta l’innesco di un pezzo della nostra storia recente non ancora metabolizzato.
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«Sostanza di cose sperate. Voci e storie dal Processo 7 Aprile» è un audiodocumentario  di Ivan Carozzi diviso in cinque puntate, andato in onda su Tre Soldi Radio Tre e realizzato con suo fratello Massimo. Il lavoro si basa su una selezione delle registrazioni processuali conservate nell’archivio di Radio Radicale. La vicenda narrata è quella del processo seguito agli arresti del 7 aprile 1979, con il quale numerosi esponenti dell’area di Autonomia Operaia furono accusati di un reato mai contestato fino ad allora: insurrezione armata contro i poteri dello Stato.
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